PREMIATI

2024 Arch. Rivera Blas Abigail, Peru
2023 Arch. Valentin Hostetter, Svizzera
2022 Arch. Sylvain Roumier
2021 Arch. Alessandro Livraghi, Italia
2020 Arch. Diego Conradin Vincenz Perez
2019 Arch. Elena Pozzoli, Italia
2018 Arch. Juliette Blatter, Francia
2017 Arch. Yuan Zhimin, Cina
2016 Arch. Alice Valtellino, Italia
2015 Arch. Geng Tian, Cina
2014 Arch. Nicola Andreani, Svizzera
2013 Arch. Lorenzo Roberto Pini, Italia
2012 Arch. Matteo Rapazzini, Italia
2011 Arch. Stefanie Häusler, Svizzera
2010 Arch. Jessica Stuecklin, Svizzera
2009 Arch. Chloe Portelette, Francia
2008 Arch. Francesco Ricci, Italia
2007 Arch. David Bellasi, Svizzera
2006 Arch. Alessandro Martinelli, Italia
2005 Arch. Anna Medeossi, Italia
2004 Arch. Mitsunori Sano, Giappone
2003 Arch. Lidor Gil-Ad, Israele
2002 Arch. Claudia Scholz, Germania

Architetto Rivera Blas Abigail, Peru

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Anno accademico 2023-2024

Atelier: Muck Petzet

Progetto: Heimburger. Living and working in Basel's industrial heritage

Commissione

Arch. Ena Lloret Fritschi, Prof. Carlo Nozza, Prof. Arch. Pierre-Alain Croset, Arch. Susanna Slossel, Cosimo FIlippini

Motivazione

La Giuria del Premio Boni ha riconosciuto all'unanimità l'intelligenza e la qualità del progetto di Abigail Lucero Rivera Blas, che propone una concreta alternativa alla distruzione e sostituzione di un piccolo complesso residenziale e produttivo costruito nel 1939 in Nauenstrasse. Mantenendo le quantità previste dal developer con una decisa densificazione edilizia, il progetto mantiene e ristruttura gli edifici esistenti con l'inserto di nuovi volumi che arricchiscono l'architettura e la tipologia originaria. La qualità dell'intervento è notevole a livello delle scelte distributive e costruttive, ma anche a livello urbano grazie all'apertura del lotto, che può essere attraversato da un nuovo percorso pedonale, e attraverso un modo innovativo di concepire l'associazione tra residenza e lavoro. Complessivamente, il progetto si configura come un “progetto-pilota” di una strategia di intervento che potrebbe essere applicata in tantissimi altri contesti nella città di Basilea, dimostrando che un intero patrimonio edilizio moderno, finora poco considerato in quanto “edilizia minore”, possiede uno straordinario potenziale di trasformazione.

The Boni Prize Jury unanimously recognized the intelligence and quality of Abigail Lucero Rivera Blas' project, which proposes a concrete alternative to the destruction and replacement of a small residential and productive complex built in 1939 on Nauenstrasse. By maintaining the quantities foreseen by the developer with a decisive increase in building density, the project preserves and renovates the existing buildings, introducing new volumes that enrich the original architecture and typology. The quality of the intervention is remarkable in terms of distribution and construction choices, but also at the urban level, thanks to the opening of the plot, which can now be crossed by a new pedestrian path, and through an innovative way of conceiving the association between residence and work. Overall, the project is positioned as a “pilot project” of an intervention strategy that could be applied in many other contexts in the city of Basel, demonstrating that an entire modern building heritage, previously overlooked as “minor construction,” possesses extraordinary transformation potential.

Tema lavoro di diploma

Basilea. Città tra ricerca, industria e cultura*

Basilea, città culturale e industriale, sta subendo una profonda trasformazione: l'industria chimico-farmaceutica viene gradualmente sostituita da poli biotecnologici e la maggior parte delle ex-aree produttive subirà nuove destinazioni d'uso. Nei prossimi quindici anni verranno creati nuovi quartieri per oltre ventimila abitanti e quarantamila posti di lavoro. Diventa quindi importante che queste estensioni vengano collegate sia spazialmente sia socialmente con l'attuale tessuto urbano. Le arterie stradali esistenti e quelle nuove si prestano a intrecciare i diversi quartieri e a creare nuove identità con lo spazio pubblico e i nuovi usi del centro.

Ogni atelier si è occupato di una specifica arteria (strada magistrale) e ha sviluppato una strategia urbanistica per collegare i quartieri. Le proposte individuali degli studenti su programmi e progetti concreti hanno dato forma urbanistica e architettonica a questa visione. Nell'insieme dei 135 progetti emerge una possibile immagine di Basilea 2035.

Direzione

  • Quintus Miller

Professori di Diploma

  • Francisco e Manuel Aires Mateus
  • Walter Angonese
  • Valentin Bearth
  • Riccardo Blumer
  • Frédéric Bonnet
  • Giacomo Borella
  • Yvonne Farrell & Shelley McNamara
  • Kersten Geers
  • Carla Juaçaba
  • Quintus Miller
  • João Nunes e João Gomes da Silva
  • Martino Pedrozzi
  • Muck Petzet
  • Eva Prats
  • Jonathan Sergison

Membri della giuria

  • Beat Aeberhard
  • Christine Binswanger
  • Pierre de Meuron
  • Christoph Frank
  • Andreas Fries
  • Franz Graf
  • Ena Lloret Fritschi
  • Carla Mazzarelli
  • Mario Monotti
  • Julian Oggier

Coordinamento

  • Monica Sciarini

Assistente del Diploma/h3>
  • Zygmunt Borawski

Basel. City of Research, Industry and Culture*

The cultural and industrial city of Basel is currently undergoing a far-reaching transformation. The chemical-pharmaceutical industry is gradually being replaced by biotechnological clusters, and most of the former production areas are to be given over to new urban uses. In the next 15 years, new urban quarters for more than 20,000 inhabitants and 40,000 jobs will be created. It is important that urban expansions are linked to the existing urban fabric both spatially and socially. The existing and new thoroughfares lend themselves to interweaving these different quarters and creating new identities with public space and new uses of the centre.

Each design studio dealt with a specific highway (Magistrale road) and developed an urban planning strategy to link the quarters. The students' individual proposals for concrete programmes and designs gave urban planning and architectural shape to this vision. A possible image for Basel 2035 emerges from the total of 135 designs.

Director

  • Quintus Miller

Professors in charge

  • Francisco e Manuel Aires Mateus
  • Walter Angonese
  • Valentin Bearth
  • Riccardo Blumer
  • Frédéric Bonnet
  • Giacomo Borella
  • Yvonne Farrell & Shelley McNamara
  • Kersten Geers
  • Carla Juaçaba
  • Quintus Miller
  • João Nunes e João Gomes da Silva
  • Martino Pedrozzi
  • Muck Petzet
  • Eva Prats
  • Jonathan Sergison

Jury members

  • Beat Aeberhard
  • Christine Binswanger
  • Pierre de Meuron
  • Christoph Frank
  • Andreas Fries
  • Franz Graf
  • Ena Lloret Fritschi
  • Carla Mazzarelli
  • Mario Monotti
  • Julian Oggier

Coordination

  • Monica Sciarini

Diploma Assistant

  • Zygmunt Borawski

* Source: diploma.arc.usi.ch

Descrizione del progetto

Atelier Petzet - StudioRRR propone una trasformazione che sia minimamente invasiva e massimamente efficace di situazioni, edifici e infrastrutture esistenti.

La Nauenstrasse è definita da un'infrastruttura e un profilo di tipo autostradale e da edifici molto grandi, che creando muri impenetrabili hanno inghiottito i flussi pedonali e ciclabili, lasciando la strada alle auto e ai camion.

RRRNauenstrasse propone la trasformazione di questa via interna alla città in un percorso a misura di pedone e di ciclista, di nuovo connesso agli edifici e agli spazi pubblici adiacenti. Su questa strada sono rimasti i resti di un tessuto urbano più antico e molto più ridotto, destinato ad essere sostituito, per volontà della città, da un massiccio sviluppo edilizio che ha riorganizzato l'area. Uno sviluppo che porterà alla creazione di diversi blocchi di grattacieli, che oscureranno le torri iconiche di BIS e Lonza e favoriranno la creazione di ulteriori complessi commerciali e uffici di grandi dimensioni.

RRRNauenstrasse sfida questo approccio economico alla pianificazione urbana proponendo una serie di alternative a questi grandi e complessi progetti, ridimensionandoli. Altre proposte riguardano invece l'ampliamento di piccoli oggetti. Sulla Nauenstrasse vogliamo creare un nuovo equilibrio tra terreno comune, infrastrutture, strutture imprenditoriali e flessibili, e una nuova fruibilità e vivibilità del tessuto urbano. Vogliamo riabitare e riprogrammare le strutture esistenti ma sottoutilizzate per stabilire nuove tipologie di vita e di lavoro comune.

Heimburger. Living and working in Basel's industrial heritage - Il modesto edificio residenziale e l'attiguo capannone-officina sul sito fanno parte di un insieme costruito nel 1939 per la Heimburger Carrosserie. Il fabbricato è stato progettato da Leo Menini, architetto appassionato dalla ricerca dell'uso minimo e ottimizzato dei materiali. Molte delle pareti della sua costruzione ibrida hanno uno spessore di soli 5 cm. Questo patrimonio, l'uso efficace dei materiali e la fluida combinazione di vita e lavoro vengono utilizzati come punto di partenza per sviluppare un ampliamento, una valida alternativa alla già pianificata distruzione e sostituzione di questo insieme con due nuovi edifici. Il progetto dimostra che si può ottenere di più e meglio preservando l'esistente - una nuova tipologia di condivisione e “fertilizzazione incrociata” tra vivere e lavorare - e tra vecchio e nuovo.
 

Atelier Petzet - StudioRRR presented a minimally invasive and maximally effective transformation of existing situations, buildings, and infrastructure.

Nauenstrasse is defined by a highway-like infrastructure and profile, and by very large buildings that create impenetrable walls along the street. These buildings have swallowed up pedestrian and bicycle flows, leaving the street to cars and trucks.

RRRNauenstrasse proposes the transformation of this inner-city highway into a pedestrian- and cyclist-friendly street, reconnected to the adjacent buildings and public spaces. There are the remains of an older and much smaller urban fabric, destined to be replaced by a massive building boom initiated by the city, which has rezoned the area. This boom will result in the creation of several high-rise clusters - dwarfing the existing iconic BIS and Lonza towers and creating opportunities for very large office and commercial developments.

RRRNauenstrasse challenges this economic approach to urban planning by proposing a series of alternatives to these large and complex projects - by scaling them down - while other projects are about scaling up small objects. We want to create a new balance on Nauenstrasse between common ground, infrastructure, entrepreneurial and flexible structures, and a new usability and livability of the urban fabric. Re-inhabiting and re-programming existing and underused structures to establish new typologies of living and working together.

Heimburger. Living and working in Basel's industrial heritage - The modest residential building and the adjoining shed-workshop on the site are part of an ensemble built in 1939 for the Heimburger Carrosserie. The house was designed by Leo Menini, an architect who was obsessed with a minimal and optimised use of materials. Many of the walls in his hybrid construction are only 5 cm thick. This heritage, the effective use of materials and the fluid combination of living and working are used as a starting point to develop an extension - a valid alternative to the already planned destruction and replacement of this ensemble with two new buildings. The project shows that more and better solutions can be achieved by preserving the existing - a new typology of sharing and cross-fertilization between living and working - and between old and new.
 

Tavole del progetto

© Copyright Accademia di architettura Mendrisio / Progetto di Rivera Blas Abigail / Foto modello di Alberto Canepa.